Quanta energia consumi al giorno quando non fai sport? Scopri il tuo NEAT.

Sovrappeso e obesità sono condizioni sempre più diffuse al giorno d’oggi, in parte attribuibili allo stile di vita moderno, che promuove abitudini estremamente sedentarie, con livelli ridotti di attività fisica che, unite ad eccessi alimentari, causano un netto squilibrio giornaliero fra l’apporto e il dispendio energetico.

Proprio per questo motivo, gli interventi per combattere il sovrappeso prevedono sempre, oltre ad un regime alimentare bilanciato, un esercizio fisico programmato e ben definito, in grado di incrementare il consumo calorico giornaliero.

Quello a cui molti non danno la giusta importanza, invece, è il NEAT, un altro tipo di attività quotidiane non derivanti da attività sportive, che possono favorire anch’esse un consumo calorico, che, seppur ridotto, sommato a tutte le altre, alla fine della giornata rappresenta un valido contributo al bilancio energetico.

Ma nello specifico, che cos’è il NEAT? Scopriamolo insieme.

Per semplificare il concetto, possiamo asserire che il dispendio energetico totale giornaliero, il TDEE o Total daily energy expenditure, negli esseri umani è composto da:

  • BMR: Basal Metabolic Rate, il metabolismo basale.
  • TEF: Thermic Effect of Food, l’effetto termico del cibo.
  • EEA: Energy Expenditure of Activity, il dispendio energetico da varie attività.

Quest’ultimo è ulteriormente suddiviso in:

– EAT, Exercise Activity Thermogenesis, termogenesi da esercizio fisico

– NEAT, Non-Exercise Activity Thermogenesis, termogenesi da attività non associabile all’esercizio fisico.

In poche parole, il NEAT rappresenta appunto il dispendio energetico da attività diverse da quelle volitive e programmate, ossia legate ai movimenti che vengono eseguiti abitualmente, ad esempio camminare, parlare, muoversi, stare in piedi, salire le scale, scrivere, cucinare, lavare i piatti, allacciarsi le scarpe, fare lavori manuali, agitarsi, etc.

Il NEAT può rappresentare dal 15, fino al 50% del consumo calorico quotidiano.

Questo profondo divario nasce dal momento che persone dello stesso peso, presentano livelli fortemente variabili di attività, per cui non c’è da sorprendersi che il NEAT possa variare sensibilmente tra i soggetti, per fattori ambientali (professione, gesti quotidiani) o biologici (peso, sesso, composizione corporea), arrivando anche a differenze anche di 2000 kcal giornaliere.

Come misurare il proprio NEAT?

La “termogenesi da attività non associabile all’esercizio fisico” può essere misurata con due metodi:

Il primo è quello di stimare il NEAT totale.

In questo caso, viene misurato il metabolismo totale e da questo vengono sottratti il metabolismo basale e la termogenesi indotta dalla dieta. La differenza è rappresentata appunto dal NEAT.

Il secondo è un approccio che tiene conto dei diversi componenti del NEAT, e il suo totale è calcolato sommandoli tra loro.

Un esempio?

Ecco il consumo calorico di alcune attività quotidiane, praticate per un’ora di seguito:

–          Cucinare 150 kcal

–          Stirare 160 kcal

–          Shopping 300 kcal

–          Passare l’aspirapolvere 200 kcal

–          Studiare 130 kcal

–          Tagliare il prato 320 kcal

 

Strategie utili:

Partendo da questo presupposto, è facile capire che l’approccio migliore per bruciare di più e perdere peso, non è dato solo dall’iscriversi in palestra, ma dal cercare di essere più attivi nelle attività di tutti i giorni: usare meno la macchina, parcheggiare lontano dal posto di lavoro o da casa, salire le scale a piedi, lavare i piatti a mano, evitare di passare ore consecutive seduti.

E tu, quanta energia consumi al giorno quando non fai sport?